La notizia è uscita ovunque, parliamo del bambino morto da Ikea per un semplice hot dog
Messaggero: La procura di Roma procede per omicidio colposo in relazione alla morte del bambino di tre anni avvenuta ieri, dopo cinque giorni di ricovero in ospedale, per un soffocamento dovuto ad un hot dog consumato nel ristorante Ikea nel centro commerciale «Porta di Roma».Oggi, dopo il via libera del pm Alberto Galanti, sono stati espiantati gli organi per essere donati. Il magistrato ha disposto l'acquisizione della cartella clinica e affidato ad un medico legale l'incarico di eseguire l'autopsia. L'accertamento è in programma domani. Al vaglio degli inquirenti potrebbero finire anche i filmati, se conservati, del ristorante e gli eventuali ritardi di chiamata dei soccorsi segnalati da qualche testimone
Omicidio Colposo, due parole pesanti che in ogni caso non potranno riportare in vita quel bimbo.
Da infermiera, quello che mi stupito e fatto riflettere, è che le persone "non sanitarie" non sappiano ancora come affrontare un soffocamento, perché con il fatto che noi sanitari, tra corsi di aggiornamento, lezioni, seminari, volontariato, ne parliamo tantissimo, abbiamo la sensazione che tutto il mondo ne parli e sappia quello che c'è da sapere, e invece è tutto il contrario. C'è sempre bisogno di confronto continuo con la comunità, e c'è sempre un infinito bisogno di informazione! Non tutti sanno ancora cosa fare ma sopratutto cosa non fare!!
Spero di contribuire anche io con il post che seguirà riguardante l'ABC del primo soccorso pediatrico.
Dopo lo sgomento iniziale, mi sono chiesta, come tutti, penso, ma come è possibile che gente che lavora nello Small Land, cioè a contatto con i bambini, e cioè nella ludoteca più famosa del Globo Terrestre, non sia formata con un minimo di nozioni sul primo soccorso???
Oltre a tutti i dipendenti in generale, che lavorano a contatto con un pubblico cosi vasto a cui dovrebbe essere data l'opportunità di seguire dei corsi di BLS (basic life support)?
Sono sicura che ora cominceranno a farli fare....
Poi mi sono chiesta subito dopo, ma a questi enormi poli commerciali, dove affluiscono milioni di persone, oltre a permettergli di aprire senza le strade adeguate, le infrastrutture, i collegamenti, i parcheggi capienti, senza buoni piani regolatori, permettono anche di proliferare senza prevedere neanche uno, e dico un punto Medico????
Perché Zoo Marine, Aqua Piper lo devono avere e questi giganti dell'economia no?
Cosa costerebbe in confronto ai guadagni che noi stessi gli facciamo incassare?
Forse per coprire tutti i turni, su un mese, servirebbero 4 medici e 5/6 infermieri? In un sito dove ad ammortizzare questo costo sarebbero i più grandi imprenditori mondiali Ikea, Decathlon, LeroyMerlin, Carrefour, Cinema,che si vantano essi stessi di convivere nel più grande Centro Commerciale d'Europa, quanto costerebbe ad ognuno????
Senza dover arrivare alla morte, atto atroce, violento, pubblico, non pensate di sentirvi un po meno sicuri ora? Non vi farebbe inca..zz..are farvi semplicemente male all'interno di un Supermercato e non avere nessuno che vi possa aiutare?
Non pensiamo alle cose solo quando accadono le tragedie...l'uomo si evolve anche per prevedere gli eventi!!
Possibile che il Denaro, la Spesa, la Società fatta di corse all'apparenza e al consumismo ci stia offuscando la mente?Ci vogliono come macchine, come arance da spremere...
L'unica cosa positiva che esce dalla storia del piccolo bambino morto, è che Ikea ospiterà dei corsi gratuiti di primo soccorso...non possiamo minimamente parlare di magra consolazione, visto che per quello che è successo, consolazione non ci sarà.
Non solo, a dire il vero se vogliamo vedere del positivo, ma più che altro un gesto di amore immenso, c'è che i genitori del bimbo hanno deciso di donare i suoi organi, pensate a questa scelta, in un momento cosi atroce della vita, pensate a che atto di altruismo...
Donati gli organi «La generosità e l'amore di Alessia e Lorenzo, i giovani genitori del piccolo Francesco Emanuele Maria, morto ieri mattina all'età di 3 anni, alle 9 presso la Tip del Policlinico universitario A. Gemelli hanno permesso di oltrepassare l'indicibile dolore personale per la morte del loro unico figlio e pensare di poter aiutare con il consenso alla donazione degli organi ad altri bambini gravemente malati». Lo comunica il policlinico Gemelli.
«E così è stato possibile - si legge nel comunicato - offrire una speranza di vita a tre piccoli grazie a tre trapianti effettuati nella notte: uno a Roma, all'Ospedale Bambino Gesù, per aiutare un bambino affetto da una grave patologia epatica trattabile solo con il trapianto, gli altri due a Genova e a Bari per aiutare due bimbi affetti da gravi malattie renali».
«E così è stato possibile - si legge nel comunicato - offrire una speranza di vita a tre piccoli grazie a tre trapianti effettuati nella notte: uno a Roma, all'Ospedale Bambino Gesù, per aiutare un bambino affetto da una grave patologia epatica trattabile solo con il trapianto, gli altri due a Genova e a Bari per aiutare due bimbi affetti da gravi malattie renali».
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