Questa grande sconosciuta
Qui sotto troverete in quest'ordine:
*REGIME DEI MINIMI,
*ENTE PREVIDENZIALE (e gli anticipi),
*APERTURA P.I. E COMPILAZIONE RICEVUTE

Prima di tutto....ma perché hanno tutti paura della Partita Iva?
1) Se sei un libero professionista non hai garanzie tipo malattie, ferie, maternità, certezza di lavorare ecc ecc ma fai lo stesso lavoro degli altri e devi pagarti tutto da solo!
2) Anche se come vedremo, l'apertura della Partita Iva di per sé non ha costi, ha delle CONSEGUENZE onerose sul fatturato e cioè:
- 5 % di IVA allo Stato (se siete agevolati dal regime dei minimi sennò sarebbe al 21%)
- 15-20 % all'Ente previdenziale (i famosi CONTRIBUTI che non avendo il contratto, ti devi pagare da solo!)
- 15-20 % ANTICIPO di una somma che serve a pagare appunto un anticipo delle tasse per l'anno successivo stimato attraverso dei calcoli dal commercialista
(Non me ne vogliate se sono stata approssimativa con le percentuali, ci ho messo davvero tanto a capire come funziona e ho capito questo.)
Facciamo un esempio pratico:
Mario emette una fattura con regime dei minimi per un mese di lavoro in una clinica e lo stipendio è 2000 euro.
Mario potrà spendere di questi 2000 circa 1000/ 1200 . Gli altri soldi dovrà lasciarli sul suo conto in banca per quando dovrà pagare tutte le suddette tasse.
Diciamo che si dormono sogni tranquilli se ci si lascia un 50 %. Lo so vi potrà sembrare eccessivo, ma serve ad avere la tranquillità di avere i soldi a Giugno quando te li chiedono!!
Poi consigliatevi voi con il vostro commercialista...!
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*Ma vediamo che cos'è un REGIME DEI MINIMI
Il regime dei minimi è un particolare regime fiscale italiano in vigore dal 1º gennaio 2008 introdotto con la legge 24.12.2007 n. 244, art. 1 commi 96-117 molto semplice e vantaggioso mediante il quale si può contare su un abbattimento dei costi amministrativi.
Recentemente ci sono state importanti novità nel settore Partite Iva e sono spiegate bene in questo articolo del Sole 24 H e in tutto il web
Sostanzialmente si può ancora scegliere il regime dei minimi di cui parlo io qui sotto, se si conta di rispettarne sempre i requisiti di inclusione.
Chi può accedere
- chi presume di avere un volume di ricavi entro il limite dei trentamila euro annui;
- non ha effettuato cessioni all'esportazione;
- non ha dipendenti o collaboratori;
- non ha erogato utili ad associati in partecipazione con apporto di solo lavoro;
- non ha acquistato nel triennio precedente beni strumentali per un importo superiore a quindicimila euro.
Molto semplicemente siamo NOI, ragazzi usciti dalla Laurea di Scienze Infermieristiche senza una carriera alle spalle
In che consiste in pratica
L'imposta sostitutiva di Irpef e Irap che scende dal 20 al 5 per cento.
E sarà questo 5% a dover essere scalato insieme agli altri costi previdenziali da ciò che guadagneremo!
Altre cose da sapere
Questo sito è fatto benissimo http://www.professionisti.it/enciclopedia/voce/2067/Regime-dei-minimi e risponde a tante domande nella sezione FAQ, comunque molto semplicemente
- Non si possono scaricare le spese mediche e altri costi tipo bollette, macchine aziendali bla bla bla
Ometto di scrivere altro perché io ho letto milioni di blog e siti ma le info sono tantissime, si citano leggi ecc e onestamente quello che serve sapere ai fini pratici è solo questo scritto su.
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*Vediamo come FUNZIONA L'ENTE PREVIDENZIALE
ENPAPI
La mia situazione lavorativa in effetti non esiste, perché non sto lavorando al momento, ma mi è sembrato di capire che le aziende, come anche le Cooperative, gradiscono l'infermiere libero professionista (cioè che possiede dal P.I.) perché possono "ingaggiarlo" con più facilità e senza contratto, visto che si fattura tutto da solo...
Allora ho pensato che sarei stata più allettante se l'avessi aperta
MA
tutti ne parlano come una cosa sconveniente, ed in effetti ha i suoi lati negativi.
Ho capito che non può essere aperta come forma di investimento su se stessi, cosi, tanto per averla e darsi una chance in più, sarebbe meglio aprirla se si ha la sicurezza di lavorare in un bel giro di domiciliari/ collaborare con una clinica / fatturare in qualche altra attività o con una cooperativa, perché altrimenti per gli infermieri diventa davvero costoso per via sopratutto dell'Ente Previdenziale che come vedremo chiede dei contributi anche se il fatturato è = a 0.
MA
tutti ne parlano come una cosa sconveniente, ed in effetti ha i suoi lati negativi.
Ho capito che non può essere aperta come forma di investimento su se stessi, cosi, tanto per averla e darsi una chance in più, sarebbe meglio aprirla se si ha la sicurezza di lavorare in un bel giro di domiciliari/ collaborare con una clinica / fatturare in qualche altra attività o con una cooperativa, perché altrimenti per gli infermieri diventa davvero costoso per via sopratutto dell'Ente Previdenziale che come vedremo chiede dei contributi anche se il fatturato è = a 0.
Dal momento dell'aperture della P.I. diventiamo
dei
Liberi professionisti infermieri
@#$ Molto imortante:
L’infermiere libero professionista deve inviare all’ENPAPI la domanda di iscrizione utilizzando il modulo “domanda di iscrizione” disponibile sul sito www.enpapi.it. La domanda deve essere trasmessa insieme ad un documento d’identità entro 60 giorni dalla data di inizio dell’attività di libero professionista.
In più : si deve dare comunicazione al Collegio di inizio attività libero professionale, attraverso la compilazione e la consegna del modulo di presentazione informativa dell'esercizio di attività libero professionale entro 30 giorni, l'inizio dell'attività. Il Collegio ha l'obbligo di tutela deontologica, e professionaleIn giù del professionista e assolve inoltre ai compiti di controllo sulla pubblicità sanitaria ad esso demandati per legge.
@#$ Molto imortante:
L’infermiere libero professionista deve inviare all’ENPAPI la domanda di iscrizione utilizzando il modulo “domanda di iscrizione” disponibile sul sito www.enpapi.it. La domanda deve essere trasmessa insieme ad un documento d’identità entro 60 giorni dalla data di inizio dell’attività di libero professionista.
In più : si deve dare comunicazione al Collegio di inizio attività libero professionale, attraverso la compilazione e la consegna del modulo di presentazione informativa dell'esercizio di attività libero professionale entro 30 giorni, l'inizio dell'attività. Il Collegio ha l'obbligo di tutela deontologica, e professionaleIn giù del professionista e assolve inoltre ai compiti di controllo sulla pubblicità sanitaria ad esso demandati per legge.
La P.I. si apre in 5 minuti e si può anche chiudere in qualsiasi momento senza costi aggiuntivi e si fa dal commercialista (molto più facile rispetto al farla da soli presso Agenzia delle Entrate)
E qui subentra il discorso ENPAPI che ci delucida subito:
Sussiste l’obbligo di iscrizione ad Enpapi per i soggetti, iscritti nei Collegi provinciali IPASVI, che esercitano attività libero professionale:
- in forma individuale in quanto titolari di:
- partita IVA,
- rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
- prestazioni di lavoro autonomo non abituale.
- partita IVA,
- in forma associata in qualità di:
- associato ad uno studio professionale;
- socio di cooperativa sociale con rapporto di lavoro autonomo.
- associato ad uno studio professionale;
Cioè praticamente sempre!
Quindi se hai la partita Iva pensa che dovrai pagare le tasse allo Stato e quelle all' Enpapi e la "bella notizia" è che per questo specifico ente previdenziale si devono pagare dei contributi minimi e cioè anche se non si guadagna....
Infatti ecco i costi.
I contributi minimi 2014 dovuti per l’intero anno sono pari a:
• € 1.180,00 per il contributo soggettivo;
• € 150,00 per il contributo integrativo;
• € 60,00 per il contributo di maternità;
per un totale di € 1.390,00.
• € 1.180,00 per il contributo soggettivo;
• € 150,00 per il contributo integrativo;
• € 60,00 per il contributo di maternità;
per un totale di € 1.390,00.
L’importo dovuto a titolo di anticipo del saldo 2013 è calcolato sulla base dei redditi presunti dichiarati per il 2013 o, in mancanza, sull’ultimo dato reddituale dichiarato rivalutato, con applicazione delle seguenti aliquote:
• per il calcolo del contributo soggettivo: aliquota ordinaria 13% (aliquota ridotta applicata ai pensionati 6,5%, salva opzione per applicazione di aliquota superiore);
• per il calcolo del contributo integrativo: aliquota ordinaria 4%.
Il versamento può essere effettuato con modalità rateale ovvero in unica soluzione.
Le scadenze indicate per i pagamenti sono:
• 10/02/2014- 1° rata
• 10/04/2014- 2° rata
• 10/06/2014- 3° rata
• 11/08/2014- 4° rata
• 10/10/2014- 5° rata (O PAGAMENTO IN UNICA SOLUZIONE)
Le date riportate sui bollettini di pagamento rateale sono puramente indicative: la mancata osservanza della scadenza non comporta applicazione di sanzioni e/o interessi; per una corretta gestione, si richiede che il totale dovuto risulti integralmente versato entro il prossimo 10 ottobre 2014.
• per il calcolo del contributo soggettivo: aliquota ordinaria 13% (aliquota ridotta applicata ai pensionati 6,5%, salva opzione per applicazione di aliquota superiore);
• per il calcolo del contributo integrativo: aliquota ordinaria 4%.
Il versamento può essere effettuato con modalità rateale ovvero in unica soluzione.
Le scadenze indicate per i pagamenti sono:
• 10/02/2014- 1° rata
• 10/04/2014- 2° rata
• 10/06/2014- 3° rata
• 11/08/2014- 4° rata
• 10/10/2014- 5° rata (O PAGAMENTO IN UNICA SOLUZIONE)
Le date riportate sui bollettini di pagamento rateale sono puramente indicative: la mancata osservanza della scadenza non comporta applicazione di sanzioni e/o interessi; per una corretta gestione, si richiede che il totale dovuto risulti integralmente versato entro il prossimo 10 ottobre 2014.
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Per il 2014, il contributo soggettivo obbligatorio dovuto annualmente da ogni iscritto è pari al14% del reddito netto professionale (al netto delle spese ma al lordo della ritenuta d’acconto) da lavoro autonomo conseguito nell’anno di riferimento e risultante dalla relativa dichiarazione dei redditi. È in ogni caso dovuto un contributo soggettivo minimo pari, per l'anno in corso, ad euro 1.180,00 annui. Questo importo potrà essere rivalutato annualmente dal Consiglio di Amministrazione in base alla variazione annua corrispondente all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati calcolato dall’ISTAT.
Il contributo soggettivo minimo è frazionabile in tanti dodicesimi del suo importo quanti sono i mesi di effettiva iscrizione all’Ente; rimane invariato l’obbligo di versare il contributo in percentuale sul reddito prodotto.
L’importo del contributo soggettivo versato è deducibile ai fini IRPEF.
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Se NON prevediamo di lavorare molto, ed intendo guadagnando sia quello che serve per pagare le tasse sulle prestazioni, sia i contributi pensionistici, sia altri soldi per campare, comprare il pane, pagare la benzina ecc, comincia a diventare davvero sconveniente come dicono tutti!!
Non basta guadagnare i 1.390 euro per l'Enpapi, bisogna guadagnarne almeno il doppio se non il triplo o più per tenere in piedi tutto il sistema...Chi ha tutto questo lavoro?Dia una mano anche a me per favore!!
C'è da dire che si hanno delle agevolazioni sul versamento dei contributi se non si lavora molto...
RIDUZIONE DEL CONTRIBUTO SOGGETTIVO
Riferimenti normativi
|
art. 1, comma 8 e art. 3, commi 4, 5, 6 e 7 del Regolamento di Previdenza
|
Riferimenti Ente:
|
Servizio Entrate Contributive
|
Soggetti interessati
Possono ottenere la riduzione del 50% del contributo soggettivo minimo:
1. gli iscritti che svolgono, oltre alla libera professione, anche attività di lavoro dipendente con rapporto di lavoro a tempo parziale (part-time) con orario di lavoro inferiore o pari alla metà del tempo pieno (riduzione per contestuale lavoro dipendente);
2. gli iscritti che siano rimasti inattivi per almeno sei mesi continuativi nel corso dell’anno solare (riduzione per inattività professionale);
3. gli iscritti che non abbiano compiuto il trentesimo anno di età all’atto della prima iscrizione all’Ente (riduzione per età);
4. gli iscritti, titolari di partita IVA, per i primi 4 anni di iscrizione all'Ente.
Le riduzioni non sono tra di loro cumulabili.
Le riduzioni si applicano solo al contributo soggettivo minimo. È comunque dovuto il contributo soggettivo calcolato in percentuale sul reddito professionale prodotto.
A partire dal 2012, possono ottenere la riduzione del 50% dell’aliquota ordinaria di calcolo del contributo soggettivo dovuto (per il 2012: dal 12% al 6% del reddito professionale prodotto) gli iscritti che siano già titolari di trattamento pensionistico. Costoro, inoltre, hanno diritto alla riduzione del 50% del contributo soggettivo minimo e l'esonero dal contributo integrativo minimo. Per ottenere tale agevolazione è necessario comunicare all’Ente la titolarità del trattamento pensionistico con la compilazione del modulo appositamente predisposto (tale comunicazione non deve essere effettuata da coloro i quali siano titolari di pensione erogata da Enpapi).
IN PIU'....
(gli anticipi)
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I suddetti contributi, a differenza delle tasse nella P.I., li dobbiamo versare sempre e comunque, anche se non lavoriamo!
Quindi quando qualcuno parlando di Partita IVA scappa spaventato e dice che è costosissima in effetti secondo me si riferisce non tanto alla Partita IVA in sé, quanto al fatto che ha delle conseguenze.
Infatti l'altra nota dolente dell'avere la parità Iva sono gli ANTICIPI
Scusate se non sarò chiara ma il commercialista ha dovuto farmi uno schemetto, alla decima volta che chiedevo spiegazioni!!
Più o meno significa questo:
Alla prima volta che si pagano i contributi per l'anno appena trascorso, si deve anticipare una percentuale dei soldi che dobbiamo dare x l'anno che verrà!stimati attraverso dei calcoli incomprensibili!
Capite bene che se ogni volta che emetto uno fattura ci pago il 5% di tasse allo stato (per il regime dei minimi) più un 15 -20% all'ente previdenziale e poi ci aggiungo circa un 15-20 % di anticipo va a finire che da quello che devo togliere per capire vagamente il reale guadagno è circa il 40%!!!!
Ma per essere sicuri di ritrovarsi i soldi per pagare tutte ste tasse a fine anno è meglio lasciarsi di più, Tipo il 50%!
Io faccio così è tutti mi dicono di fare così...poi vedete voi...se avanzeranno meglio così, ma lasciarsi più di quello che prevediamo ci chiederanno serve a coprire eventuali errori di calcolo o cambi di leggi ecc....
Significa che se faccio una prestazione e la faccio pagare 100 il guadagno stimato è 50!ma questi soldi non ve li prendono subito ma a fine anno e significa quindi che ve li dovete CONSERVARE fino al momento di pagare le tasse!
Di ogni prestazione quindi dovete pensare di guadagnare e di avere liquidità per un 40-50 % e di lasciare fermi in banca i restanti aspettando che ce li chiedano da pagare.
In finale...se decidete di aprire la Partita IVA, la storia è questa...
Rimango fuori dalle Coop, dalle Aziende, dalla P.I., insomma come faccio?
In Italia se non si guadagnano più di 5.000 Euro l'anno, non si deve fare la dichiarazione dei redditi, non sei costretto ad aprire la P.I. e quindi non si pagano tasse.
Dal sito tasse-Fisco
Esistono anche altri casi di esonero come la produzione esclusivamene di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro come per esempio l’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente dal Servizio sanitario nazionale, redditi da attività commerciali occasionali, redditi da attività di lavoro autonomo occasionale purchè inferiori ai 4.800 euro annui, oppure compensi derivanti dall’attività sportiva e dilettantistica nei limiti di 28.158,28 euro annui.
Ma ricordiamoci che anche se non dobbiamo presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno, questo non vuol dire che non dobbiamo versare le imposte...
Al momento non sono riuscita a capire come si possono pagare le imposte senza fare la dichiarazione, ma lo chiarirò presto...tanto non c'è fretta...il lavoro ancora non arriva!!!
Vocabolario :
Ma cos'è una dichiarazione dei redditi?
La dichiarazione dei redditi è il documento contabile ed il mezzo con cui il cittadino-contribuente comunica al fisco le proprie entrate, ovvero il proprio reddito ed effettua i versamenti delle imposte relative a partire dalla base imponibile e dalle aliquote fiscali.
Il Contribuente
Il contribuente è un soggetto che, ai sensi del diritto tributario statale, è tenuto al versamento di tributi, contribuendo così al finanziamento delle casse dello Stato ovvero alla copertura delle sue uscite finanziarie (spesa pubblica).
Il Fisco
Indica l'amministrazione tributaria nei rapporti con i contribuenti: il fisco non è, insomma, che il complesso dei rapporti patrimoniali di diritto pubblico dello Stato. In uno Stato, insieme degli strumenti normativi e organizzativi preposti all'imposizione e riscossione dei tributi; sistema tributario
Nello spazio bianco in alto a sinistra, affianco alla scritta ricevuta, i nostri dati con nome cognome indirizzo codice fiscale e n°partita Iva;
Più in basso dove vedete la S. si scrivono i dati della persona a cui emettete la fattura. Mettete più dati possibili, nome e cognome, codice fiscale, partita Iva (se è un azienda), indirizzo ecc. A volte tutte queste info possono essere racchiuse in un Timbro, che va benissimo.
Dove dice descrizione della prestazione sanitaria o della cessione si scrive "prestazione libero professionale riferita al mese di xxx oppure prestazione libero professionale del giorno xxx;
Lasciate qualche riga bianca e più in basso si deve scrivere una frase precisa riferita al regime di partita Iva a cui si appartiene, nel caso si appartenga al "regime dei minimi" con partita iva aperta ad esempio nel 2014 si deve scrivere una frase tipo questa che io onestamente ho copiato da altri qui nel web ma penso che vada bene però ATTENZIONE: CHIEDERE CONFERMA E INDICAZIONI AL VOSTRO COMMERCIALISTA!! :
"Prestazione svolta in regime fiscale agevolato ex Art 1 comm 93-117 legge 244-2007 come modificato dall'art 27 DL 88/2011 e pertanto non soggetto a ritenuta d'acconto ai sensi del provvedimento dell'agenzia delle entrate n' 185820"
oppure
"Fuori campo applicazione Iva articolo 1, comma 100, legge 244/2007".
Complimenti, avete appena emesso una ricevuta per il vostro lavoro!!!!
Indica l'amministrazione tributaria nei rapporti con i contribuenti: il fisco non è, insomma, che il complesso dei rapporti patrimoniali di diritto pubblico dello Stato. In uno Stato, insieme degli strumenti normativi e organizzativi preposti all'imposizione e riscossione dei tributi; sistema tributario
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*Vediamo come APRIRE LA P.I. E
COME COMPILARE UNA RICEVUTA
PRIMO PASSO Si può aprire la partita Iva dal vostro commercialista e serviranno solo 5 minuti
(portate i documenti carta d'identità e tessera sanitaria),
Oltre i documenti vi chiederà a che categoria lavorativa appartenete ed in questo caso ovviamente sarà professione sanitarie e infermieri!
E'importante per determinare l'ente previdenziale a cui fare riferimento (per esempio gli sportivi hanno l'Enpals, gli infermieri l'Enpapi, i medici un altro ancora...).
P.S. La partita Iva si può aprire anche da soli
attraverso l'agenzia delle entrate ma lo sconsiglio perché vorrebbe dire che non siete seguiti da nessuno, neanche per i calcoli dei contributi e delle tasse da versare e il discorso è complicato, quindi meglio sopratutto all'inizio farsi seguire per l'apertura e la contabilità, a meno che non siate pratici di compilazione di modelli ecc.
Il costo della consulenza del commercialista ha costi variabili, ci aggiriamo sui 150 euro l'anno diciamo ma potrebbe essere per voi una cifra diversa.
SECONDO PASSO Dopo di che, prima di iniziare qualsiasi lavoro, dovete comprare un libretto di ricevute sanitarie da Buffetti al costo di pochi euro poiché sono da compilare ad ogni prestazione effettuata, sia singola che fornita in un arco di tempo.
Il libretto permette di scrivere due fogli contemporaneamente con carta copiativa di cui un foglio (il primo, diciamo quello originale a penna) va consegnato al datore di lavoro e un foglio (il secondo, in copia) per voi.
(portate i documenti carta d'identità e tessera sanitaria),
Oltre i documenti vi chiederà a che categoria lavorativa appartenete ed in questo caso ovviamente sarà professione sanitarie e infermieri!
E'importante per determinare l'ente previdenziale a cui fare riferimento (per esempio gli sportivi hanno l'Enpals, gli infermieri l'Enpapi, i medici un altro ancora...).
P.S. La partita Iva si può aprire anche da soli
attraverso l'agenzia delle entrate ma lo sconsiglio perché vorrebbe dire che non siete seguiti da nessuno, neanche per i calcoli dei contributi e delle tasse da versare e il discorso è complicato, quindi meglio sopratutto all'inizio farsi seguire per l'apertura e la contabilità, a meno che non siate pratici di compilazione di modelli ecc.
Il costo della consulenza del commercialista ha costi variabili, ci aggiriamo sui 150 euro l'anno diciamo ma potrebbe essere per voi una cifra diversa.
SECONDO PASSO Dopo di che, prima di iniziare qualsiasi lavoro, dovete comprare un libretto di ricevute sanitarie da Buffetti al costo di pochi euro poiché sono da compilare ad ogni prestazione effettuata, sia singola che fornita in un arco di tempo.
Il libretto permette di scrivere due fogli contemporaneamente con carta copiativa di cui un foglio (il primo, diciamo quello originale a penna) va consegnato al datore di lavoro e un foglio (il secondo, in copia) per voi.
Quando ne avete accumulate due/tre portateli al commercialista
(Fatelo regolarmente: sopratutto prima della fine dell'anno, prima delle scadenze per la stesura della dichiarazione e prima di averne un mazzo da 20 kg!!!!).
In questo modo avrà tempo di curare la vostra dichiarazione per poi farvi avere, alle scadenze previste, dei bollettini con cui pagare le tasse o vi chiederà i soldi per pagarle.
P.S. Portate al commercialista il libretto con le copie rimaste a voi e chiedete o fate delle fotocopie per lui (è bene che rimangano anche a voi delle copie delle ricevute oltre che al datore e al commercialista.)
Entriamo nel vivo
(Fatelo regolarmente: sopratutto prima della fine dell'anno, prima delle scadenze per la stesura della dichiarazione e prima di averne un mazzo da 20 kg!!!!).
In questo modo avrà tempo di curare la vostra dichiarazione per poi farvi avere, alle scadenze previste, dei bollettini con cui pagare le tasse o vi chiederà i soldi per pagarle.
P.S. Portate al commercialista il libretto con le copie rimaste a voi e chiedete o fate delle fotocopie per lui (è bene che rimangano anche a voi delle copie delle ricevute oltre che al datore e al commercialista.)
Entriamo nel vivo
Questo è il suddetto libretto
*Come compilare le ricevute:
#Ragazzi io attualmente non sto compilando ricevute come infermiera ma per un altra professione, la partita Iva e il sistema è lo stesso quindi penso che le mie indicazioni vadano bene anche per infermieri.
Ogni volta a fine mese o a fine prestazione si compila la ricevuta con:
Ricevuta numero 1 (se è la prima e poi in progressione. Ogni anno solare il conteggio ricomincia)
La data odierna in cui la consegnate al datore di lavoro;
Nello spazio bianco in alto a sinistra, affianco alla scritta ricevuta, i nostri dati con nome cognome indirizzo codice fiscale e n°partita Iva;
Più in basso dove vedete la S. si scrivono i dati della persona a cui emettete la fattura. Mettete più dati possibili, nome e cognome, codice fiscale, partita Iva (se è un azienda), indirizzo ecc. A volte tutte queste info possono essere racchiuse in un Timbro, che va benissimo.
Dove dice descrizione della prestazione sanitaria o della cessione si scrive "prestazione libero professionale riferita al mese di xxx oppure prestazione libero professionale del giorno xxx;
Lasciate qualche riga bianca e più in basso si deve scrivere una frase precisa riferita al regime di partita Iva a cui si appartiene, nel caso si appartenga al "regime dei minimi" con partita iva aperta ad esempio nel 2014 si deve scrivere una frase tipo questa che io onestamente ho copiato da altri qui nel web ma penso che vada bene però ATTENZIONE: CHIEDERE CONFERMA E INDICAZIONI AL VOSTRO COMMERCIALISTA!! :
"Prestazione svolta in regime fiscale agevolato ex Art 1 comm 93-117 legge 244-2007 come modificato dall'art 27 DL 88/2011 e pertanto non soggetto a ritenuta d'acconto ai sensi del provvedimento dell'agenzia delle entrate n' 185820"
oppure
"Fuori campo applicazione Iva articolo 1, comma 100, legge 244/2007".
Dove dice Totale scrivere il prezzo della prestazione e sotto dove dice Bollo indicare il prezzo della marca da bollo
Quindi dove dice Da pagare scrivere la somma del totale più la marca da bollo infatti....
Bisogna apporre nell'apposito spazio quadrato in basso a sinistra una marca da bollo, sulla prima pagina delle due, quella che va al datore di lavoro e si compra in tabaccheria.
Il costo di questa va addebitato a chi vi paga quindi se dovete incassare 10 euro emettere la ricevuta da 12 euro
Quindi dove dice Da pagare scrivere la somma del totale più la marca da bollo infatti....
Bisogna apporre nell'apposito spazio quadrato in basso a sinistra una marca da bollo, sulla prima pagina delle due, quella che va al datore di lavoro e si compra in tabaccheria.
Il costo di questa va addebitato a chi vi paga quindi se dovete incassare 10 euro emettere la ricevuta da 12 euro
Complimenti, avete appena emesso una ricevuta per il vostro lavoro!!!!
Arianna intanto un saluto da Roma, sono Alessio un neolaureato in infermieristica. Sono capitato sul tuo blog cercando di capire tutta la burocrazia legata alla P.IVA. Mi sono letto tutto e ora ho un idea molto piu chiara. Sappi che ti ho messo nei preferiti così seguirò eventuali aggiornamenti che posti ;) grazie millemila che hai "tradotto" il bordello di tasse e contributi che uno deve versare, un abbraccio
RispondiEliminaCiao Arianna.. volevo sapere una delucidazione.. io ho aperto p.i. ma c'è chi mi dice che non mi devo iscrivere all inps per evitare di fare la gestione separata e quindi pagare 35% e chi dice che invece devo farlo. . Qual è la verità?
RispondiEliminaCiao Arianna.. volevo sapere una delucidazione.. io ho aperto p.i. ma c'è chi mi dice che non mi devo iscrivere all inps per evitare di fare la gestione separata e quindi pagare 35% e chi dice che invece devo farlo. . Qual è la verità?
RispondiEliminaCiao Arianna.. volevo sapere una delucidazione.. io ho aperto p.i. ma c'è chi mi dice che non mi devo iscrivere all inps per evitare di fare la gestione separata e quindi pagare 35% e chi dice che invece devo farlo. . Qual è la verità?
RispondiEliminaCiao Arianna.. volevo sapere una delucidazione.. io ho aperto p.i. ma c'è chi mi dice che non mi devo iscrivere all inps per evitare di fare la gestione separata e quindi pagare 35% e chi dice che invece devo farlo. . Qual è la verità?
RispondiEliminabuongiorno, vorrei sapere se con la partita iva posso andare a fare le cure nelle case da sola? per conto mio? grazie
RispondiEliminabuongiorno, vorrei sapere se con la partita iva posso andare a fare le cure nelle case da sola? per conto mio? grazie
RispondiEliminasalve arianna, vorrei avere una delucidazione sulla compilazione della ricevuta fiscale, ossia il 4% va aggiunto al totale della somma maturata nel mese in questione o va scorporata? nel senso, bisogna aggiungerlo al totale maturato per esempio 1000 + il 4% e quindi lo paga in più la società o devo scorporarlo dai 100 euro?
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