giovedì 23 aprile 2015
Per chi si chiede se sia il caso di aprire la partita Iva consiglio questa pagina molto interessante con inchiesta e dati su questo argomento
http://www.infermieristicamente.it/articolo/4671/infermieri-e-partita-iva-i-risultati-dell-inchiesta
....Prendendo spunto dai 79 colleghi che lavorano o hanno lavorato in regime di partita IVA e che hanno compilato il questionario sull'occupazione infermieristica del Centro Studi del Nursind a maggio 2014, ritengo opportuno che si inizi a parlare anche delle loro condizioni di lavoro e delle aspettative professionali e lavorative.....
......Attualmente il 15% delle Partite IVA dichiara di essere “disoccupato” a conferma che non necessariamente si tratta di veri liberi professionisti ma piuttosto di contratti flessibili.....
mercoledì 22 aprile 2015
Partita Iva:
NEWS e altre info nella pagina in alto specifica P.I. di questo blog
Potete anche scaricare questo Manuale
COME APRIRE LA P.I. E COMPILARE LA RICEVUTA DELLA PRESTAZIONE SANITARIA
PRIMO PASSO Si può aprire la partita Iva dal vostro commercialista e serviranno solo 5 minuti(portate i documenti carta d'identità e tessera sanitaria),
Oltre i documenti vi chiederà a che categoria lavorativa appartenete ed in questo caso ovviamente sarà professione sanitarie e infermieri!
E'importante per determinare l'ente previdenziale a cui fare riferimento (per esempio gli sportivi hanno l'Enpals, gli infermieri l'Enpapi, i medici un altro ancora...).
P.S. La partita Iva si può aprire anche da soli
attraverso l'agenzia delle entrate ma lo sconsiglio perché vorrebbe dire che non siete seguiti da nessuno, neanche per i calcoli dei contributi e delle tasse da versare e il discorso è complicato, quindi meglio sopratutto all'inizio farsi seguire per l'apertura e la contabilità, a meno che non siate pratici di compilazione di modelli ecc.
Il costo della consulenza del commercialista ha costi variabili, ci aggiriamo sui 150-200 euro l'anno diciamo, ma potrebbe essere per voi una cifra diversa.
SECONDA PASSO L’infermiere libero professionista deve inviare all’ENPAPI la domanda diiscrizione utilizzando il modulo “domanda di iscrizione” disponibile sul sito www.enpapi.it. La domanda deve essere trasmessa insieme ad un documento d’identità entro 60 giorni dalla data di inizio dell’attività di libero professionista.
RICORDANDO CHE....
Il contributo soggettivo obbligatorio che deve versare il libero professionista a partire dal 2012 è pari al 12% del reddito netto professionale (al netto delle spese ma al lordo della ritenuta d’acconto) da lavoro autonomo conseguito nell’anno di riferimento e risultante dalla relativa dichiarazione dei redditi. In ogni caso è dovuto un contributo soggettivo minimo pari a euro 760,00 annui.
E’ necessario sottolineare che per i prossimi 4 anni è previsto un aumento progressivo di tale aliquota annuale fino ad arrivare al 16%, questa scelta è stata determinata dalla necessità di poter offrire una prestazione professionale dignitosa al professionista che in questo modo passa dal 25-30% del reddito ad oltre il 60%. Anche il contributo minimo aumenterà progressivamente di anno in anno sino ad arrivare a circa 1.600 euro annui.
(info lette su questo bel sito http://www.nursingproject.it/professione-adempimenti/: nonché deducibili dal sito dell'Enpapi e menzionate letteralmente in questo Blog alla pagina in cui si parla di partita Iva)
In più...
TERZO PASSO Comunizazione al Collegio di inizio attività libero professionale, attraverso la compilazione e la consegna del modulo di presentazione informativa dell'esercizio di attività libero professionale entro 30 giorni, l'inizio dell'attività. Il Collegio ha l'obbligo di tutela deontologica, e professionale del professionista e assolve inoltre ai compiti di controllo sulla pubblicità sanitaria ad esso demandati per legge.

QUARTO PASSO Dopo di che, prima di iniziare qualsiasi lavoro, dovete comprare un libretto di ricevute sanitarie da Buffetti al costo di pochi euro poiché sono da compilare ad ogni prestazione effettuata, sia singola che fornita in un arco di tempo.
TERZO PASSO Comunizazione al Collegio di inizio attività libero professionale, attraverso la compilazione e la consegna del modulo di presentazione informativa dell'esercizio di attività libero professionale entro 30 giorni, l'inizio dell'attività. Il Collegio ha l'obbligo di tutela deontologica, e professionale del professionista e assolve inoltre ai compiti di controllo sulla pubblicità sanitaria ad esso demandati per legge.
Il libretto permette di scrivere due fogli contemporaneamente con carta copiativa di cui un foglio (il primo, diciamo quello originale a penna) va consegnato al datore di lavoro e un foglio (il secondo, in copia) per voi.
Quando ne avete accumulate due/tre portateli al commercialista
(Fatelo regolarmente: sopratutto prima della fine dell'anno, prima delle scadenze per la stesura della dichiarazione e prima di averne un mazzo da 20 kg!!!!).
In questo modo avrà tempo di curare la vostra dichiarazione per poi farvi avere, alle scadenze previste, dei bollettini con cui pagare le tasse o vi chiederà i soldi per pagarle.
P.S. Portate al commercialista il libretto con le copie rimaste a voi e chiedete o fate delle fotocopie per lui (è bene che rimangano anche a voi delle copie delle ricevute oltre che al datore e al commercialista.)
Entriamo nel vivo
*Come compilare le ricevute:
#Ragazzi io attualmente non sto compilando ricevute come infermiera ma per un altra professione, la partita Iva e il sistema è lo stesso quindi penso che le mie indicazioni vadano bene anche per infermieri.
Ogni volta a fine mese o a fine prestazione si compila la ricevuta con:
Ricevuta numero 1 (se è la prima e poi in progressione. Ogni anno solare il conteggio ricomincia)
La data odierna in cui la consegnate al datore di lavoro;
Nello spazio bianco in alto a sinistra, affianco alla scritta ricevuta, i nostri dati con nome cognome indirizzo codice fiscale e n°partita Iva;
Più in basso dove vedete la S. si scrivono i dati della persona a cui emettete la fattura. Mettete più dati possibili, nome e cognome, codice fiscale, partita Iva (se è un azienda), indirizzo ecc. A volte tutte queste info possono essere racchiuse in un Timbro, che va benissimo.
Dove dice descrizione della prestazione sanitaria o della cessione si scrive "prestazione libero professionale riferita al mese di xxx oppure prestazione libero professionale del giorno xxx;
Lasciate qualche riga bianca e più in basso si deve scrivere una frase precisa riferita al regime di partita Iva a cui si appartiene, nel caso si appartenga al "regime dei minimi" si deve scrivere una frase tipo questa che io onestamente ho copiato da altri qui nel web ma penso che vada bene però ATTENZIONE: CHIEDERE CONFERMA E INDICAZIONI AL VOSTRO COMMERCIALISTA!! :
"Prestazione svolta in regime fiscale agevolato ex Art 1 comm 93-117 legge 244-2007 come modificato dall'art 27 DL 88/2011 e pertanto non soggetto a ritenuta d'acconto ai sensi del provvedimento dell'agenzia delle entrate n' 185820"
Dove dice Totale scrivere il prezzo della prestazione e sotto dove dice Bollo indicare il prezzo della marca da bollo
Quindi dove dice Da pagare scrivere la somma del totale più la marca da bollo infatti....
Bisogna apporre nell'apposito spazio quadrato in basso a sinistra una marca da bollo, sulla prima pagina delle due, quella che va al datore di lavoro e si compra in tabaccheria.
Il costo di questa va addebitato a chi vi paga quindi se dovete incassare 10 euro emettere la ricevuta da 12 euro
Quindi dove dice Da pagare scrivere la somma del totale più la marca da bollo infatti....
Bisogna apporre nell'apposito spazio quadrato in basso a sinistra una marca da bollo, sulla prima pagina delle due, quella che va al datore di lavoro e si compra in tabaccheria.
Il costo di questa va addebitato a chi vi paga quindi se dovete incassare 10 euro emettere la ricevuta da 12 euro
Complimenti, avete appena emesso una ricevuta per il vostro lavoro!!!!
sabato 18 aprile 2015
di LUISA GRION
ore 23.12 del 14 aprile 2015
di LUISA GRION
Precarietà, reddito basso, scarsezza di tutela sanitaria e lavorativa a fronte di un'alta pressione contributiva sono le caratteristiche che accomunano la vasta tipologia delle professioni rappresentate. A loro, l'organizzazione sindacale guidata da Susanna Camusso tende la mano e sempre a loro guarda anche Filippo Taddei, responsabile economico del partito di Renzi
ROMA - Non chiedono un posto stabile o un contratto da dipendente a tempo indeterminato: chiedono di poter contare, di guadagnare di più e di avere più tutele. Sono in tanti (3 milioni e 400 mila professionisti) altamente qualificati (il 53 per cento è laureato), per gli standard italiani piuttosto giovani (43 per cento fra i 30 e i 45 anni) e abbastanza equilibratinella divisione fra maschi e femmine (58,4 contro 41,6 per cento). Ma il loro reddito è da miseria o quasi: il 45 per cento non guadagna più di 15 mila euro lordi l'anno.Sono i lavoratori autonomi di nuova generazione: né commercianti, né artigiani, ma professionisti di alto livello che lavorano a contratto per uno o più committenti. Il popolo dei co. co pro e delle partite Iva, insomma, o delle finte partite Iva: raccontato nero su bianco da una ricerca elaborata dalla associazione Bruno Trentin e dalla Cgil dal titolo "vita da professionisti". Un'indagine a campione sui professionisti non dipendenti - di qualsiasi settore - che lavorano come autonomi in base a formule contrattuali a termine, discontinue e precarie.

Un popolo di vaste dimensioni al quale il sindacato guidato da Susanna Camusso guarda con molto interesse, convinto com'è che "il lavoro va universalmente tutelato" e che proprio per questo va riscritto uno Statuto dei lavoratori che tenga conto di come le attività e la produzione siano profondamente cambiate. Considerato che i posti di lavoro nelle fabbriche vanno assotigliandosi sempre più la Cgil, dunque, vuole - e ha bisogno - di uscire dalla divisione fra lavoro dipendente e lavoro autonomo: i "nuovi poveri" oggi sono laureati, svolgono lavori altamente qualificati e hanno bassi redditi e basse tutele. Platea fondamentale per un sindacato che ha necessità di riossigenarsi.

Dal quadro dipinto dalla ricerca (coordinata da Daniele Di Nunzio e Emanuele Toscano e presentata da Salvatore Barone, responsabile delle politiche contrattuali Cgil) emerge che la formula contrattuale predominante è, nelle sue varie formulazioni, la partita Iva (74,1 per cento), seguita da un 18 per cento di parasubordinati. La ricerca sottolinea che il 30 per cento dei professionisti riceva l'80 per cento o più del proprio reddito da un unico committente, ma che i livelli di reddito più alti si registrano fra chi ha più committenti. Precarietà, reddito basso, scarsezza di tutela sanitaria e lavorativa a fronte di un'alta pressione contributiva sono le caratteristiche che accomunano la vasta tipologia delle professioni rappresentate. Ma a sorpesa, nonostante tutto, la categoria non anela ad un posto fisso da dipendente: lo desidera solo il 15 per cento del campione. La stragrande maggioranza dei lavoratori rivendica il ruolo da autonomo, na chiede di guadagnare di più a condizioni migliori.

Ragionando attorno al complesso quadro con la leader Cgil Susanna Camusso, Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, ha promesso che il suo partito - il partito di governo - si muoverà verso tale platea. Taddei ha indicato le riforme necessarie: sostegno fiscale attraverso il regime dei minimi a favore dei redditi più bassi; limite di tempo per il pagamento delle fatture ai professionisti (la difficoltà di incassare i crediti è altissima); sospensione -e non interruzione - del contratto di fornitura in caso di malattia e maternità. Queste misure, ha precisato Taddei, non potranno essere inserite nelle deleghe sul Jobs Act e solo da giugno - ha detto - si potrà pensare agli interventi sul lavoro autonomo. "Contiamo di farlo - ha concluso Taddei - il prima possibile".
domenica 5 aprile 2015
Buona pasqua e buone notizie!!
ROMA – Stop ai ricoveri inappropriati negli ospedali. Inaugurata stamani al policlinico Umberto I di Roma la nuova unita’ operativa a gestione infermieristica, per un totale di 18 posti letto. A tagliare il nastro il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il direttore generale del nosocomio, Domenico Alessio. L’unita’ operativa accogliera’ quei pazienti che, superata la fase acuta della malattia, hanno bisogno di un’assistenza infermieristica ad alta’ intensita’ per recuperare al massimo la propria autonomia. Lo scopo e’ dunque ridurre il ricovero ospedaliero inappropriato, limitare gli ingressi a carattere definitivo in strutture residenziali e favorire l’integrazione tra strutture ospedaliere e territoriali, permettendo cosi’ alla Regione di remunerare i ricoveri ordinari a giornate di degenza con un risparmio pari a due terzi dei costi. Dal policlinico Umberto I arrivano buone notizie- ha detto Zingaretti- Innanzitutto questo dato incredibile di 10 milioni di euro risparmiati in sei mesi sulla farmaceutica, che segnala l’apertura di una fase e che ha tutto il nostro sostegno, improntato all’efficientamento e alla trasparenza che produce risultati incredibili. E poi apre il secondo reparto a gestione infermieristica di Roma, 20 posti letto, che vogliono offrire un ricovero appropriato per chi ne ha bisogno”. Il governatore ha fatto un esempio “per capire la rivoluzione: un ricovero in un posto letto in ospedale costa allo Stato 1.200 euro al giorno, lo stesso ricovero in degenza infermieristica 200, quindi un risparmio di 1.000 euro al giorno per paziente, che si ottiene non offrendo meno servizi ma offrendo servizi appropriati al livello di malattia del paziente. La cosa incredibile è pensare del perché non c’era stato fino adesso un processo come questo. Questo a Roma è il secondo, la sanità del Lazio continua a cambiare, migliorare le offerta di cura e chiudere la stagione dei tagli e dei passi indietro”.
Leggi l' articolo completo su: http://thedailynurse.eu/
sabato 4 aprile 2015
(clikkate sulla scritta per aprire il link della pagina!)
Ragazzi si avvicinano gli esami di maturità e la scelta di cosa fare nel vostro futuro...cercate notizie sul corso di scienze infermieristiche?
Vi ho scritto tutto quello che avrei voluto sapere io prima di iscrivermi, e che nessuno forse vi dirà :-)!!
COME PREPARARE UNA TESI
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E per tutti quelli che aspettano di laurearsi a Novembre un pò di consigli ed esempi di tesi da scegliere...
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